Estratto
Le partizioni vengono create al momento della prima
installazione di un sistema operativo.
DiskDrake vi permette, entro
certi limiti, di ridimensionarle, spostarle, e così via.
DiskDrake è anche in grado di
gestire periferiche
RAID e supporta
LVM, ma si tratta di argomenti più avanzati
dei quali non ci occuperemo in questa sede.
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Avvertimento |
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DiskDrake è uno strumento molto potente, e perciò potenzialmente molto pericoloso. Un suo uso scorretto può facilmente causare la perdita dei dati contenuti nel vostro disco rigido. Di conseguenza, vi consigliamo caldamente di seguire alcuni accorgimenti preventivi prima di usarlo:
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DiskDrake vi permette di gestire le partizioni su tutti i dischi rigidi presenti sul vostro sistema, e anche su dispositivi rimovibili: dischi rigidi esterni, chiavi USB, schede di memoria, etc. Se avete un unico disco IDE, vedrete una sola scheda hda sotto la riga dei tipi di filesystem. Se avete più dischi, invece, sarà presente una scheda per ciascuno di essi, il nome visibile sulla linguetta di ogni scheda sarà il nome del disco secondo la notazione di Linux.
La finestra principale ( Figura 13.1, «La finestra principale di DiskDrake») è divisa in quattro parti:
in alto è visibile la struttura del disco rigido; DiskDrake, all'avvio, ne mostrerà la struttura attuale, e aggiornerà poi la visualizzazione in base alle modifiche da voi apportate;
a sinistra potete vedere un menu relativo alla partizione attualmente selezionata nel diagramma di cui sopra;
a destra viene mostrata una descrizione della partizione selezionata;
in basso si trovano dei pulsanti che permettono di effettuare diversi tipi di azioni. Si veda la Sezione 1.2, «I pulsanti delle azioni di DiskDrake».
Descriveremo ora le azioni eseguibili tramite i pulsanti nella parte inferiore della finestra , e successivamente vedremo un esempio pratico.
Premendo questo pulsante saranno cancellate tutte le partizioni del disco selezionato.
Mostra una finestra con alcuni pulsanti:
. Permette di salvare su disco (ad esempio su un floppy) l'attuale tabella delle partizioni. Può rivelarsi molto utile in caso di problemi, come un errore nelle operazioni di partizionamento.
. Permette di ripristinare una tabella delle partizioni precedentemente salvata con il comando . Ripristinando la tabella potreste essere in grado di recuperare i dati, a condizione però che le partizioni non siano state riformattate: la procedura di formattazione, infatti, sovrascrive tutti i dati.
. Nel caso doveste perdere la tabella delle partizioni senza averne prima fatto un backup, questa funzione farà una scansione del disco rigido per tentare di ricostruirla.
Annulla l'ultima operazione effettuata. La maggior parte delle modifiche alla struttura delle partizioni non vengono applicate finché DiskDrake non vi avverte che sta per scrivere la tabella delle partizioni; perciò con questo pulsante potete annullare tutte le modifiche effettuate a partire dall'ultima scrittura.
Questo pulsante consente di accedere alle funzioni della modalità avanzata, che sono ancora più pericolose da usare se non siete sicuri di ciò che fate. Pertanto il loro uso è consigliato solo agli utenti esperti.
Estratto
In questa sezione
faremo un piccolo esercizio per mostrare una delle
caratteristiche più utili di
DiskDrake. Immaginiamo di aver
deciso di usare il nostro computer come server
FTP, e di voler quindi creare una
partizione
/var/ftp
separata
per ospitare i file
FTP.
Attenzione: se seguite questo esempio passo per
passo la struttura del vostro disco rigido sarà
modificata.
Effettuate il login come
root
ed eseguite il comando
xinit diskdrake
.
Qui sotto vi mostriamo la
situazione attuale della partizione
/home
, prima di iniziare le modifiche;
ne ridurremo le dimensioni in modo da creare spazio per la
nuova partizione.
Per prima cosa dovrete
smontare la partizione
/home
: selezionatela e cliccate sul
pulsante
.
Come forse avrete immaginato,
adesso dovete cliccare sul pulsante
: comparirà una finestra
di dialogo nella quale potrete scegliere la nuova
dimensione per la partizione
/home
. Spostate il cursore in
corrispondenza al valore desiderato, e quindi premete
.
Fatto questo,
noterete che la rappresentazione grafica del vostro disco
rigido è cambiata: la partizione
/home
è diventata più piccola, ed è
apparso uno spazio vuoto sulla destra. Cliccate sullo
spazio vuoto e poi sul pulsante
che apparirà. Si aprirà una
finestra di dialogo dove potrete scegliere i parametri
della nuova partizione.
Impostate
la dimensione desiderata, scegliete il filesystem che
preferite (di solito si usa
Journalized FS: ext3
) e digitate il
punto di mount per la partizione, nel nostro caso
/var/ftp
.
Ecco l'aspetto che la nostra nuova tabella delle partizioni dovrebbe avere:
Come
ultimo passo sarà necessario formattare la
partizione appena creata, vale a dire prepararla a ospitare
i file: selezionate la partizione nella rappresentazione
della struttura del disco, e cliccate sul pulsante
. Confermate la scrittura
della tabella delle partizioni, la formattazione della
partizione, e l'aggiornamento del file
/etc/fstab
. Vi potrebbe essere chiesto
di riavviare il computer affinché possano essere rese
effettive le modifiche apportate.